Il 30 novembre scade il termine per la domanda di verifica dei requisiti per l’APE Sociale
Previdenza - 18 Nov 2024
Il 30 novembre 2024 rappresenta l’ultima data utile per presentare la domanda di verifica dei requisiti all’INPS per accedere all’Ape Sociale, l’anticipo pensionistico rivolto a lavoratori dipendenti e autonomi che rispondono a specifici requisiti. Questa agevolazione, attiva già dal 2017 e prorogata fino al 2025, offre un’indennità economica fino a 1500 euro mensili a chi desidera lasciare il lavoro prima del raggiungimento dell’età pensionabile, consentendo di accedere a un sostegno finanziario anticipato fino al momento della pensione.
Ape sociale, di cosa si tratta
L’Ape Sociale è un’indennità economica parametrata alla pensione maturata, entro un limite massimo di 1500 euro, riservata a specifiche categorie di lavoratori che a causa di particolari condizioni personali o lavorative, desiderano accedere a un anticipo pensionistico rispetto alla normale età pensionabile. Si rivolge a lavoratori con difficoltà socio-economiche che si trovano in condizioni di disoccupazione, caregiving, riduzione di capacità lavorativa del 74% o che hanno svolto lavori particolarmente gravosi
I requisiti e le categorie di beneficiari
L’Ape Sociale è riservata a lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata. Per beneficiare dell’Ape Sociale, il lavoratore deve soddisfare specifici requisiti di età, anzianità contributiva e condizione lavorativa:
- Età: almeno 63 anni e 5 mesi.
- Anzianità contributiva: almeno 30 anni di contributi versati; per i lavori gravosi, il requisito contributivo sale a 36 anni o a 32 anni in alcune categorie particolari;
- Cessazione dell’attività lavorativa: al momento della domanda, il lavoratore non deve essere titolare di alcuna pensione diretta e deve avere cessato ogni attività lavorativa, sia dipendente sia autonoma.
Le donne possono inoltre beneficiare di una riduzione del requisito contributivo di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
Quali sono le categorie che ne beneficiano
Le categorie specifiche ammissibili sono:
- Disoccupati: lavoratori che hanno perso il lavoro per licenziamento (anche collettivo), dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, con un minimo di 30 anni di anzianità contributiva;
- Caregiver: lavoratori con un minimo di 30 anni di anzianità contributiva, che assistono, da almeno sei mesi, il coniuge o un parente convivente di primo grado con disabilità grave (Legge 104, art. 3 comma 3). Sono ammissibili anche i caregiver di parenti o affini di secondo grado se i genitori della persona con disabilità sono deceduti, mancanti o affetti da patologie invalidanti;
- Invalidità: lavoratori con una capacità lavorativa ridotta almeno del 74% e con un minimo di 30 anni di anzianità contributiva.
- Lavoratori con mansioni gravose: Dipendenti con almeno 36 anni di contributi che abbiano svolto lavori gravosi per almeno sette anni negli ultimi dieci anni o sei anni negli ultimi sette anni. L’anzianità richiesta è di 32 anni per gli operai edili.
Gli step e i documenti per la domanda
Per ottenere l’APE SOCIALE è necessario richiedere all’INPS la verifica dei requisiti e successivamente inviare domanda di pensione telematica Se è già avvenuta la cessazione dell’attività lavorativa i due passaggi possono essere effettuati contemporaneamente. La verifica dei requisiti può essere effettuata tramite il portale INPS, nella sezione Ape Sociale. Questo il percorso:
- APE Sociale – Anticipo pensionistico – Verifica requisiti.
Qui, il lavoratore può consultare le informazioni necessarie per capire se rientra tra i beneficiari dell’Ape Sociale e utilizzare il servizio telematico. La domanda può essere inviata direttamente o appoggiandosi a un Patronato.
I passaggi sono i seguenti:
- Accedere al Portale INPS: collegarsi al sito dell’INPS e accedere con le proprie credenziali digitali SPID o CIE o CNS;
- Inviare la domanda di verifica: compilare la richiesta online e inviarla per avviare la verifica dei requisiti;
- Attendere la risposta INPS: l’INPS comunicherà l’esito della domanda entro 30 giorni dalla data di presentazione.
- Domanda di accesso alla prestazione: dopo aver ottenuto la conferma del possesso dei requisiti, il lavoratore deve presentare la domanda di accesso alla prestazione vera e propria. Tale domanda va inoltrata all’INPS per non perdere alcuna mensilità del trattamento, subito dopo la cessazione dell’attività lavorativa.
I requisiti che devono essere perfezionati prima del 31 dicembre, sono:
- lo stato di disoccupato e la cessazione da almeno 3 mesi dei relativi trattamenti;
- il requisito di assistenza del portatore di handicap da almeno 6 mesi continuativi;
- lo stato invalidante uguale o superiore al 74%.
Invece il requisito temporale per i lavori gravosi deve sussistere alla data di presentazione della domanda di accesso.
Documenti necessari
Sono richiesti i seguenti documenti:
- lettera di licenziamento o dimissioni per giusta causa, oppure verbale di risoluzione consensuale;
- un’attestazione del o dei datore/datori di lavoro redatta sul modello predisposto dall’INPS, nel quale indicare i periodi di lavoro prestato , il contratto collettivo applicato, le mansioni svolte ed il livello di inquadramento attribuito, nonché, con riferimento alle attività lavorative svolte;
- nel caso dell’edilizia, gli operai edili possono sostituire le attestazioni del datore di lavoro, con una dichiarazione, firmata dai responsabili delle Casse edili, dalla quale risultino i periodi durante i quali sono stati iscritti alle Casse.